In Italia, esistono diverse tipologie di matrimonio, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi requisiti. In questa guida completa, vi accompagneremo alla scoperta delle diverse tipologie di matrimonio, dai classici riti civile e concordatario alle unioni civili e ai matrimoni religiosi acattolici.
Le tipologie di matrimonio
In Italia, esistono diverse tipologie di matrimonio, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi requisiti. In questa guida completa, vi accompagneremo alla scoperta delle diverse tipologie di matrimonio, dai classici riti civile e concordatario alle unioni civili e ai matrimoni religiosi acattolici.
1. Matrimonio civile, tra le tipologie di matrimonio più diffuse: cos’è e come celebrarlo
Il matrimonio civile è un contratto tra due persone che scelgono di unirsi in matrimonio davanti all’autorità dello Stato. In Italia, a differenza del matrimonio religioso, il matrimonio civile è l’unico tipo di matrimonio che ha valore legale e che produce effetti giuridici.
Requisiti per il matrimonio civile
Per poter celebrare un matrimonio civile in Italia è necessario che entrambi gli sposi:
- Abbiano compiuto i 18 anni: Non sono ammessi i matrimoni precoci.
- Siano liberi di stato: Non è possibile sposarsi se si è già coniugi o se si ha in corso un’unione civile con altra persona.
- Non siano legati da vincoli di parentela o affinità entro il quarto grado: In parole semplici, non è possibile sposare un familiare stretto.
- Siano composti di mente: Al momento della celebrazione del matrimonio, entrambi gli sposi devono essere in grado di intendere e di volere.
- Non abbiano subito condanne per determinati reati: Ad esempio, non è possibile sposarsi se si è stati condannati per omicidio del coniuge precedente.
Documenti necessari per il matrimonio civile
Per celebrare un matrimonio civile è necessario presentare al Comune alcuni documenti, tra cui:
- Richiesta di pubblicazione di matrimonio: Il modulo può essere scaricato dal sito web del comune o compilato direttamente in loco.
- Documenti di identità validi di entrambi gli sposi: Carta d’identità, patente di guida o passaporto.
- Certificato di nascita di entrambi gli sposi: Rilasciato dal comune di nascita.
- Certificato di residenza di entrambi gli sposi: Rilasciato dal comune di residenza.
- Certificato di stato civile di entrambi gli sposi: Rilasciato dal comune di residenza. Se uno degli sposi è vedovo o divorziato, è necessario presentare anche il certificato di vedovanza o di divorzio.
- Dichiarazione dei testimoni: I testimoni, che devono essere almeno due e maggiorenni, devono compilare e firmare un modulo in cui dichiarano di conoscere gli sposi e di non essere a conoscenza di impedimenti al matrimonio.
Celebrazione del matrimonio civile
La celebrazione del matrimonio civile avviene in Comune, davanti all’ufficiale di stato civile. La cerimonia è semplice e solenne allo stesso tempo. L’ufficiale di stato civile legge gli articoli del Codice Civile che riguardano i diritti e i doveri dei coniugi e poi chiede agli sposi se intendono unirsi in matrimonio. Se la risposta è affermativa, l’ufficiale di stato civile dichiara il matrimonio concluso e redige l’atto di matrimonio.
Dopo la celebrazione del matrimonio, gli sposi ricevono il certificato di matrimonio, che è il documento che attesta l’avvenuto matrimonio.
Importante: Le informazioni riportate in questo paragrafo sono di carattere generale e possono variare a seconda del comune di residenza. Si consiglia pertanto di consultare il sito web del proprio comune o di contattare direttamente l’ufficio di stato civile per avere informazioni precise e aggiornate.
Oltre al matrimonio civile in Comune, è possibile celebrare un matrimonio civile anche in un altro luogo, come ad esempio una villa o un castello. In questo caso, è necessario richiedere una speciale autorizzazione al Comune.
Con la recente entrata in vigore della legge n. 202/2018, è possibile anche celebrare un matrimonio civile con rito concordatario. In questo caso, la cerimonia viene celebrata da un celebrante religioso, ma gli effetti giuridici del matrimonio sono quelli previsti dalla legge civile. Ve lo spiego nel paragrafo 4.
2. Matrimonio religioso
Il matrimonio religioso rappresenta una scelta profonda e significativa per molte coppie, che desiderano celebrare il loro amore alla luce della fede.
In Italia, la maggior parte dei matrimoni religiosi sono celebrati secondo il rito cattolico. Tuttavia, esistono anche altre confessioni religiose che celebrano matrimoni con valenza legale.
Diverse confessioni
Tra le confessioni più diffuse troviamo:
- Cattolica: Il matrimonio cattolico è celebrato da un sacerdote in chiesa e prevede il sacramento del matrimonio. La cerimonia è ricca di simbolismi e culmina con lo scambio degli anelli e la pronuncia dei voti nuziali.
- Protestante: Le diverse confessioni protestanti hanno riti differenti, ma in generale il matrimonio protestante si svolge in chiesa e prevede la lettura della Bibbia, la preghiera e la benedizione degli sposi.
- Ebraica: Il matrimonio ebraico, chiamato “chuppah”, viene celebrato sotto un baldacchino nuziale da un rabbino. La cerimonia prevede la lettura della Ketubah, il contratto matrimoniale ebraico, e la rottura di un bicchiere.
- Ortodossa: Il matrimonio ortodosso è officiato da un pope in chiesa e segue un rituale ricco di canti, preghiere e benedizioni. Un momento importante è lo scambio delle corone nuziali.
Come funziona il rito
Il rito del matrimonio religioso varia a seconda della confessione religiosa. Tuttavia, in generale, prevede i seguenti momenti:
- Celebrazione delle pubblicazioni: le pubblicazioni sono un atto formale con cui gli sposi annunciano la loro intenzione di sposarsi. Vengono affisse per due settimane nei luoghi di residenza degli sposi.
- Colloqui prematrimoniali: i colloqui prematrimoniali sono un momento di incontro tra gli sposi e un ministro del culto per approfondire la loro conoscenza reciproca e la loro fede.
- Celebrazione del matrimonio: la celebrazione del matrimonio avviene in un luogo di culto, come una chiesa, una sinagoga o una moschea. La cerimonia è officiata da un ministro del culto e prevede la lettura di preghiere, la lettura di brani biblici o sacri, lo scambio delle promesse nuziali e la benedizione degli sposi.
- Trascrizione del matrimonio: la trascrizione del matrimonio è un atto obbligatorio che deve essere effettuato entro 10 giorni dalla celebrazione del matrimonio. La trascrizione viene effettuata presso il comune di residenza di uno degli sposi.
Cosa è importante ricordare di questa tipologia di matrimonio
Per celebrare un matrimonio religioso è importante:
- Essere battezzati: nella maggior parte delle confessioni religiose, per sposarsi è necessario essere battezzati.
- Essere maggiorenni: l’età minima per contrarre matrimonio è di 18 anni.
- Non essere già sposati: per sposarsi con rito religioso è necessario non essere già sposati con un’altra persona.
- Essere consenzienti: il matrimonio deve essere celebrato con libero e consapevole consenso di entrambi gli sposi.
Oltre a questi requisiti generali, ogni confessione religiosa può avere ulteriori requisiti specifici. Per maggiori informazioni, è consigliabile rivolgersi a un ministro del culto della propria confessione religiosa.
Vediamo di seguito una tipologia di matrimonio non molto conosciuta.
3. Matrimonio di coscienza
Modalità del matrimonio di coscienza
Il matrimonio di coscienza, noto anche come matrimonio segreto, è una tipologia di matrimonio religiosa cattolica che si svolge senza le pubblicazioni e la registrazione all’ufficio di stato civile. Ciò significa che il matrimonio non ha effetti civili e non è riconosciuto dallo Stato italiano. La sua validità dipende esclusivamente dal diritto canonico.
Per celebrare un matrimonio di coscienza è necessaria la dispensa da parte del Vescovo diocesano, che la concede solo in casi eccezionali e per gravi motivi. Le motivazioni più comuni includono:
- Il pericolo di morte di uno dei partner
- Lo scandalo che deriverebbe da una pubblica celebrazione
- La difficoltà di ottenere il consenso da parte dei genitori o di altre persone
Differenze con il matrimonio religioso cattolico
Il matrimonio di coscienza differisce dal matrimonio religioso cattolico “concordatario” per i seguenti aspetti:
Pubblicazioni: Le pubblicazioni, che servono a rendere nota l’intenzione di sposarsi, non sono previste per il matrimonio di coscienza.
Registrazione civile: Il matrimonio di coscienza non viene registrato all’ufficio di stato civile, quindi non ha effetti civili.
Effetti giuridici: Il matrimonio di coscienza produce solo effetti religiosi. I coniugi non acquisiscono lo status di coniuge ai fini civili e non possono beneficiare dei diritti e dei doveri previsti dalla legge italiana per le coppie sposate.
Da chi viene scelto e perché
Il matrimonio di coscienza viene scelto da coppie che, per vari motivi, non possono o non vogliono celebrare un matrimonio civile o un matrimonio religioso con effetti civili. Le ragioni più comuni includono:
Impedimenti canonici: Se uno dei partner ha un impedimento canonico al matrimonio, che non è previsto dal diritto civile italiano, può comunque sposarsi con dispensa del Vescovo e celebrare un matrimonio di coscienza.
Unioni miste: Le coppie formate da un cattolico e da un non cattolico possono scegliere di celebrare un matrimonio di coscienza se non desiderano o non possono celebrare un matrimonio concordatario.
Situazioni di irregolarità: Le coppie che si trovano in situazioni di irregolarità civile, come quelle che convivono da tempo o che hanno avuto figli fuori dal matrimonio, possono scegliere di celebrare un matrimonio di coscienza per regolarizzare la loro unione dal punto di vista religioso.
È importante sottolineare che il matrimonio di coscienza è una scelta che deve essere ponderata attentamente, con la consapevolezza delle sue implicazioni legali e sociali. Le coppie che optano per questo tipo di matrimonio dovrebbero rivolgersi a un sacerdote per ricevere i necessari consigli e chiarimenti.
4. Matrimonio concordatario: unione religiosa con effetti civili
Si tratta di un’unione celebrata davanti a un ministro del culto cattolico, che assume validità civile a seguito della trascrizione nei registri dello Stato Civile.
Celebrazione del matrimonio concordatario
La celebrazione del matrimonio concordatario avviene in chiesa, alla presenza di due testimoni e previa pubblicazione delle bande. Gli sposi, per celebrare questo tipo di matrimonio, devono inoltre aver frequentato un corso prematrimoniale e presentare la documentazione necessaria. Al termine della cerimonia, il parroco redige un atto di matrimonio che viene trasmesso all’Ufficiale di Stato Civile per la trascrizione nei registri. Solo a seguito di questo adempimento il matrimonio concordatario produce effetti civili.
Concordato Lateranense e matrimonio in Italia
L’introduzione del matrimonio concordatario in Italia risale al 1929, con la firma dei Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa Cattolica. Accordi successivamente revisionati nel 1984, i Patti Lateranensi regolano tuttora i rapporti tra le due istituzioni e disciplinano, tra le altre questioni, la materia matrimoniale.
Il matrimonio concordatario rappresenta una scelta significativa per chi desidera unire la propria fede cattolica al riconoscimento legale del matrimonio da parte dello Stato italiano. È importante, tuttavia, essere consapevoli delle differenze rispetto al matrimonio civile e delle implicazioni che ne derivano, in particolare in materia di indissolubilità e separazione.
Differenze tra matrimonio civile e concordatario, le due tipologie di matrimonio più frequenti
Rispetto al matrimonio civile, celebrato dall’ufficiale di stato civile, questa tipologia di (matrimonio concordatario) presenta alcune differenze fondamentali:
- Celebrante: nel matrimonio concordatario il celebrante è un ministro del culto cattolico, mentre nel matrimonio civile è l’ufficiale di stato civile.
- Effetti: entrambi i matrimoni producono effetti civili, tuttavia, solo il matrimonio concordatario consente, in caso di nullità, il ricorso al Tribunale Ecclesiastico e il riconoscimento delle sue sentenze da parte dello Stato italiano, a determinate condizioni.
- Aspetti religiosi: il matrimonio concordatario è un sacramento per la Chiesa Cattolica, mentre il matrimonio civile non ha connotazione religiosa.
- Formalità: la celebrazione del matrimonio concordatario è soggetta a norme più rigorose rispetto al matrimonio civile, che prevedono ad esempio la pubblicazione delle bande.
- Indissolubilità: il matrimonio concordatario, in linea con i principi cattolici, è generalmente considerato indissolubile. Il divorzio è ammesso solo in casi eccezionali, previa autorizzazione dei tribunali ecclesiastici. Al contrario, il matrimonio civile può essere sciolto con il divorzio in base alle normative stabilite dalla legge italiana.
- Impedimenti: Le cause che ostano alla celebrazione del matrimonio sono più numerose nel matrimonio concordatario rispetto a quello civile. Tra gli impedimenti canonici figurano, ad esempio, la parentela stretta, il vincolo matrimoniale preesistente e l’impotenza.
- Separazione: Anche le norme relative alla separazione presentano differenze. La separazione nel matrimonio concordatario è soggetta a specifiche regole stabilite dal diritto canonico, mentre nel matrimonio civile segue le disposizioni del codice civile italiano.
Nonostante l’esistenza del matrimonio concordatario, in Italia il matrimonio civile rimane la forma più diffusa, con circa 200.000 celebrazioni all’anno contro le 30.000 del matrimonio concordatario.
5. Matrimonio religioso acattolico: rito valido per lo Stato
In Italia, oltre alle tipologie di matrimonio che abbiamo pocansi visto, il matrimonio concordatario cattolico e il matrimonio civile, è possibile celebrare un matrimonio religioso acattolico che abbia validità anche ai fini civili.
Confessioni religiose ammesse al matrimonio acattolico
Possono celebrare matrimoni con effetti civili i ministri di culto delle confessioni religiose che hanno stipulato con lo Stato italiano accordi di Intesa o che comunque sono ammesse ai sensi della legge 1159/1929.
Tra queste troviamo:
- Chiesa Valdese
- Unione delle Comunità Evangeliche Cristiane
- Assemblee di Dio in Italia
- Chiesa Avventista del Settimo Giorno
- Comunità Ebraica Italiana
- Associazione Islamica Italiana
- Chiesa Ortodossa Autocefala d’Italia
L’elenco completo è consultabile sul sito del Ministero dell’Interno.
Celebrazione del matrimonio acattolico
La celebrazione del matrimonio acattolico segue le norme del culto di appartenenza degli sposi, ma deve comunque rispettare i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano.
Per poter essere trascritto nei registri di stato civile e avere effetti civili, il matrimonio acattolico deve essere preceduto dalle pubblicazioni presso il Comune di residenza di uno degli sposi.
Inoltre, è necessario che il ministro di culto celebrante sia cittadino italiano e che abbia ottenuto la nomina dall’autorità religiosa competente.
Effetti civili del matrimonio acattolico
Il matrimonio acattolico, una volta trascritto nei registri di stato civile, ha gli stessi effetti civili del matrimonio concordatario e del matrimonio civile.
Ciò significa che i coniugi acquisiscono i reciproci diritti e doveri previsti dalla legge, come il diritto all’assegno di mantenimento in caso di separazione, il diritto di successione ereditaria e la possibilità di adottare congiuntamente.
Importante: per approfondire le specifiche procedure e i requisiti per il matrimonio acattolico, è consigliabile consultare il sito web del proprio Comune o rivolgersi direttamente al ministro di culto della propria confessione religiosa.
6. Unione civile e altri istituti di coppia
Oltre al matrimonio, in Italia esistono altri istituti giuridici che regolano la convivenza di coppia. Tra questi, l’unione civile rappresenta una realtà sempre più diffusa, soprattutto tra le coppie dello stesso sesso.
Unione civile: cos’è e come funziona
L’unione civile è un’unione stabile e duratura tra due persone maggiorenni dello stesso sesso, che comporta una serie di diritti e doveri reciproci. Viene costituita mediante una dichiarazione resa all’ufficiale di stato civile alla presenza di due testimoni.
Le coppie unite civilmente sono tenute a:
- Coabitare
- Assumersi reciprocamente mantenimento, soccorso e assistenza
- Collaborare per le esigenze domestiche
L’unione civile attribuisce alle parti una serie di diritti e doveri simili a quelli del matrimonio, tra cui:
- Diritti patrimoniali: le parti sono tenute a contribuire alle spese comuni in proporzione alle proprie capacità di lavoro e reddito.
- Diritti successori: in caso di morte di una delle parti, l’altra ha diritto all’eredità legittima.
- Diritti previdenziali: le parti possono cumulare i contributi versati ai fini pensionistici.
- Diritti in materia di salute: le parti possono beneficiare dei permessi lavorativi per l’assistenza sanitaria del partner.
- Diritto di cittadinanza: il cittadino straniero che contrae unione civile con un cittadino italiano ha diritto al permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.
L’unione civile può essere sciolta per:
- Morte di una delle parti
- Manifestazione di volontà di scioglimento
- Cambiamento di sesso d una delle due parti
- Procedimento giudiziale
Differenza tra unione civile e matrimonio
L’unione civile e il matrimonio condividono alcuni aspetti, come i diritti e doveri reciproci dei componenti della coppia. Tuttavia, esistono anche delle differenze significative:
- Matrimonio: può essere contratto tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso.
- Unione civile: può essere contratta solo da persone dello stesso sesso.
- Matrimonio: è regolato da norme più specifiche e complete rispetto all’unione civile.
- Unione civile: non prevede l’istituto dell’adozione congiunta, ma evoluzioni di legge per le persone omosessuali che vogliono adottare bambini si muovono.
Altri istituti di coppia riconosciuti in Italia
Oltre all’unione civile, in Italia esistono altri istituti di coppia che riconoscono alcuni diritti e doveri ai componenti, come:
- Convivenza di fatto: si configura come una stabile convivenza tra due persone maggiorenni, indipendentemente dal sesso, che non hanno contratto matrimonio o unione civile.
- Comunione dei beni: è un regime patrimoniale che può essere scelto da coppie sposate o conviventi di fatto. Prevede che i beni acquistati durante la convivenza cadano in comunione tra i componenti della coppia.
- Patto di convivenza: è un accordo scritto tra due persone conviventi, nel quale possono regolare i loro rapporti patrimoniali e personali.
La scelta dell’istituto giuridico più adatto alle proprie esigenze dipende da una serie di fattori, come l’orientamento sessuale della coppia, il desiderio di avere figli e le aspettative personali in materia di diritti e doveri.
FAQ TIPOLOGIE DI MATRIMONIO
Il matrimonio civile è un atto giuridico che viene celebrato davanti a un ufficiale di stato civile, mentre il matrimonio concordatario è un sacramento religioso celebrato da un sacerdote cattolico che ha anche effetti civili in Italia.
Sì, è possibile sposarsi in Italia con rito acattolico se la propria confessione è riconosciuta dallo Stato e il celebrante è abilitato. In alternativa, si può optare per un matrimonio civile o simbolico
Per celebrare un matrimonio acattolico, è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza e presentare la richiesta di pubblicazione di matrimonio. Il matrimonio può essere celebrato da un ministro di culto di una confessione religiosa riconosciuta dallo Stato italiano.
Il matrimonio civile ha effetti esclusivamente legali e viene celebrato dal Sindaco. Il matrimonio concordatario, invece, è sia un sacramento religioso che un contratto civile con valore giuridico, celebrato da un sacerdote cattolico.
L’unione civile è una formazione sociale che garantisce ai componenti i medesimi diritti e doveri previsti per il matrimonio, ad eccezione dell’adozione e dell’accesso alla procreazione medicalmente.
Il matrimonio simbolico è una cerimonia senza valore legale che celebra l’unione di coppia in modo personalizzato e secondo le proprie convinzioni. Non ha effetti giuridici ma rappresenta un valore emotivo e significativo per gli sposi.